Streghe, bisbetiche, puttane
di Omotto • 13 Gen 2023 • 0 commenti • 11
Le donne “ribelli” del teatro rinascimentale: bisbetiche di cui ridere se andava bene, pervertite peccatrici pericolose per l’ordine sociale se andava male.
di Omotto • 13 Gen 2023 • 0 commenti • 11
Le donne “ribelli” del teatro rinascimentale: bisbetiche di cui ridere se andava bene, pervertite peccatrici pericolose per l’ordine sociale se andava male.
di Alan Cowan X BraveART • 2 Feb 2022 • 0 commenti • 10
Finestre sull’Arte invita a un percorso al Sacro Monte di Varallo, nel cuore della Valsesia.
Nel 1481 a un frate francescano di nome Bernardino Caimi, Superiore del convento milanese di S.
di H. • 27 Dic 2021 • 0 commenti • 2
Un articolo ospitato su Whitney, il sito dell’omonimo Museo di Arte Americana di New York, discute dell’idea di “Gulf Futurism” introdotto dalla scrittrice, artista e regista Sophia Al-Maria, e del messaggio rappresentato dai recenti cambiamenti sociali e culturali nel mondo arabo:
Nearly a decade ago, Al-Maria coined the term “Gulf Futurism” to describe life in cities like Dubai and Doha, where great oil wealth brought with it unprecedented urban development, conspicuous consumption, and the embrace of technology as well as the concomitant issues of inequality, labor, and environmental devastation, entrenched religious fundamentalism, and the erasure of history.
di Alan Cowan • 9 Mag 2020 • 0 commenti • 17
Tra il 1546 e il 1557 Jacopo da Pontormo si barrica come suo solito sui ponteggi eretti per l’occasione nel coro di San Lorenzo a Firenze e per dieci anni si consuma nell’esecuzione di quello che forse sarebbe stato il suo capolavoro, qualcosa in grado di rivaleggiare per potenza del messaggio col Giudizio di Michelangelo ma più astratto e allucinato.
di Anna • 16 Lug 2019 • 0 commenti • 3
A cura di @Anna.
Flavia Buzzetta spiega l’unione di magia, cabbala, scienza e filosofia nel pensiero di Pico della Mirandola e cosa ci dice della distinzione tra magia e scienza.
di ecumene empirica • 21 Giu 2019 • 0 commenti • 5
Su suggerimento di @ecumene empirica.
Un articolo pubblicato su L’Indiscreto racconta la storia di Aldo Manuzio, pioniere dell’editoria.
A Manuzio dobbiamo nientemeno che l’indice, la numerazione a fondo pagina, il corsivo (introdotto con la sua edizione delle epistole di Santa Caterina), la straordinaria innovazione del volume tascabile e quello che si considera ancora oggi il più bel libro stampato al mondo, l’Hypnerotomachia Poliphili.
di Alan Cowan e PaMar • 17 Mag 2019 • 0 commenti • 6
A cura di @Alan Cowan e @Pamar.
Nothing But Solitude.
When Renaissance explorers went north, they found a lunar landscape here on earth.
di Yoghi • 27 Ago 2018 • 0 commenti • 9
Su suggerimento e a cura di @Yoghi e @Speculum Artis.
Una panoramica sulla formazione di Francesco Borromini, uomo tormentato, artista eccentrico e massimo artefice dell’architettura barocca insieme a Bernini, e sul suo primo capolavoro romano: San carlo alle Quattro Fontane.
di Alan Cowan • 11 Gen 2018 • 0 commenti • 4
A cura di @Alan Cowan.
Sul blog Speculum Artis si parla di alcune ipotesi sulle identità di due personaggi ritratti da Raffaello e a tutt’oggi ancora senza nome: il giovane dell’Autoritratto con un amico e quello del ritratto Thyssen-Bornemisza.
di Alan Cowan • 18 Dic 2017 • 0 commenti • 22
A cura di @Alan Cowan.
Nella seconda metà del cinquecento a Bomarzo (VT) un personaggio singolare dà vita a un parco ancora più singolare, diversissimo dai giardini razionalisti dei suoi contemporanei.
di Alan Cowan • 14 Nov 2017 • 0 commenti • 44
A cura di @Alan Cowan.
Gli affreschi di Michelangelo sulla volta della Sistina non sono un’opera monolitica: tra i primi riquadri e gli ultimi corre un’evoluzione stilistica sostanziale che corrisponde a una progressiva liberazione di uno spirito e di un talento terribili, nel senso migliore del termine, che segneranno per sempre la storia dell’arte.
di GiMa • 6 Set 2017 • 0 commenti • 11
A cura di @GiMa.
Al Victorian&Albert Museum hanno fatto cantare al coro del Royal College of Music le musiche intagliate in antichi coltelli da tavola rinascimentali italiani, rivelando splendide musiche, che probabilmente (ma non certamente) dovevano accompagnare i banchetti delle facoltose famiglie del ‘500.