Su suggerimento di @Ben Reilly
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore negli Stati Uniti un ex ingegnere Volkswagen avrebbe confessato il reato di “cospirazione per frodare le autorità e i consumatori americani” patteggiato una pena di cinque anni di reclusione, che potrà essere ridotta nel caso l’ingegnere collabori ulteriormente. Secondo la Corte, la frode è stata portata avanti per almeno 9 anni, dal 2006 al 2015.
Se in USA le indagini continuano e Volkswagen è pronta a pagare salati risarcimenti in Europa le cose non sono ancora chiare e si ventila la possibilità che gli stati membri possano dare il via ad una serie di cause collettive. Secondo Antonio Tajani, vicepresidente del Parlamento europeo, sono infatti i singoli Stati, e non la commissione, a dover decidere se o meno avviare richieste di risarcimento al Gruppo tedesco.
Immagine da Flickr
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