Su segnalazione di @Space Tractor, su richiesta di @lara

Il voto elettronico è veramente il più efficiente e democratico metodo di voto? È ciò che si stanno domandando in molti Stati in vista di un possibile ammodernamento degli attuali mezzi (no, non tutti utilizzano la matita copiativa).

Il sistema di voto elettronico via internet è stato introdotto per la prima volta in Estonia nel 2005, ed è stato implementato in tre possibili modalità:
1. attraverso carta d’identità, che viene inserita in un apposito reader collegato al computer
2. attraverso una carta d’identità digitale (e firma digitale)
3. attraverso un’apposita SIM card per cellulare
Recentemente all’Università del Michigan è stato replicato il sistema di voto estone (disponibile in quanto open source) e sottoposto a possibili attacchi. Dallo studio sono emerse due possibili falle attraverso le quali è possibile condizionare il voto (che però sono state smentite dal Comitato Elettorale Nazionale Estone.
Per analoghe preoccupazioni nel frattempo l’Australia e più recentemente l’India hanno deciso di fermare la transizione al sistema di voto elettronico.
Ma per voto elettronico non si intende esclusivamente il voto via internet dal PC di casa: viene incluso anche il voto attraverso touch display o simile installato nella cabina elettorale e connesso ad un database centrale. Anche in questo caso però ci sono delle perplessità, come nel caso del Regno Unito (nello stesso articolo viene citato il progetto olandese abbandonato nel 2007). Infine, uno studio sul caso delle Filippine, che se da un lato il voto elettronico ha enormemente semplificato il problema della raccolta dei voti in un arcipelago così esteso, dall’altro ha evidenziato i problemi che l’innovazione non ha ancora saputo risolvere.

Nota a margine: se negli ultimi settant’anni non hanno cambiato formulazione delle matite ecco un buon motivo per non leccarle.

Immagine tratta da Wikipedia