Su suggerimento di @Alessandro Magno e a cura di @Zar.
Un articolo di Bibimedia analizza i risultati delle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti per capire se possono considerarsi un successo all’altezza delle aspettative per il Partito Democratico.
Nate Silver ha aggregato il voto popolare alla camera nei 50 stati americani, per capire cosa sarebbe successo se, ipoteticamente, questi risultati avessero determinato i vincitori dei grandi elettori alle elezioni presidenziali.
Secondo Silver, la mappa che ne risulta sembra porre i democratici in una situazione migliore rispetto al 2016. Anche se sono andati male in due stati importanti come Ohio e Florida, questi si vedono decisamente rafforzati in tre stati che saranno probabilmente chiave alle prossime elezioni presidenziali: Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, cioè gli stati del Midwest determinanti per l’elezione di Trump. Ai democratici basterebbe vincere questi tre stati, oltre a quelli già vinti nel 2016, per andare alla Casa Bianca, anche se i repubblicani vincessero la Florida (che rimane lo swing state per eccellenza).
Il percorso che passa per la riconquista della Rust Belt, tradizionalmente democratica nelle elezioni recenti, sembra dunque a prima vista più facile rispetto a un altro “meridionale”. Questo include stati come Texas, North Carolina e Arizona, dove i democratici hanno dimostrato di essere sempre più competitivi anche in quest’occasione, ma nei quali è ancora difficile che riusciranno ad ottenere delle vittorie, se non più avanti nel tempo.
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