In un’intervista a cura di Roberto Natalini pubblicata su MaddMaths! la matematica Silvia De Toffoli spiega la sua passione per la filosofia della matematica.
Silvia De Toffoli riflette sull’importanza della collaborazione e comunicazione tra ricercatori e sulla necessità di unificare i criteri validi nelle diverse aree della matematica al fine di realizzare un sistema coerente di verifica delle dimostrazioni che abbia un’affidabilità generale.
Roberto Natalini: Tu sei un po’ una matematica e un po’ una filosofa. Come hai cominciato? Da matematica o da filosofa?
Silvia De Toffoli: Ho cominciato da matematica, però in realtà fin dal liceo mi sono appassionata sia di matematica che di filosofia e infatti quando mi sono iscritta all’università non sapevo a quale delle due iscrivermi.
Durante l’intervista la De Toffoli ripercorre la sua carriera e racconta le influenze che l’hanno spinta a seguire certi percorsi di studio e lavoro:
E’ stato naturale per me riflettere sulla natura della matematica, che cosa sia, che cos’è una dimostrazione e così via. E mi è sembrato che ci fosse una specie di distacco tra ciò che i filosofi e logici chiamavano una dimostrazione e quello che si faceva nel mio dipartimento di matematica. E questo distacco mi è sembrato molto interessante. E lo è diventato ancora di più parlando con i filosofi che ne davano una descrizione diversa, come se loro sapessero meglio dei matematici che cos’è la matematica. E questo mi ha motivata molto nel cercare di portare la mia esperienza di matematica praticante, che si è sporcata le mani con la matematica, in questo ambito di filosofi che idealizzavano la matematica e la trattavano in una maniera abbastanza asettica. Ho pensato di portare l’esperienza umana da matematica nella filosofia.
La lunga conversazione con Roberto Natalini è ricca di spunti e riflessioni interessanti:
Penso sia importante far vedere nell’insegnamento che la matematica non è una disciplina asettica e perfetta, mostrando l’umanità dentro la matematica. Questo potrebbe renderla anche più affascinante e più facile da imparare per dei ragazzi che magari invece hanno un timore reverenziale verso questa materia.
Per cui mostrare l’umanità e anche il caos bellissimo che c’è dentro la matematica, la sua creatività, potrebbe essere importante proprio per l’immagine della matematica nella società.
Immagine da Pixabay
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.