Ieri su Il Post è comparso un articolo di Christian Raimo intitolato «Il maschilismo pop», dove l’autore cerca di svelare il sottostante maschilista o anti-femminista nei testi di tantissime canzoni italiane, domandandosi quale effetto possa aver avuto sulle generazioni che quelle canzoni le hanno cantate fino allo sfinimento.
L’articolo, anche interessante, rischia però di riproporre l’ennesimo flame sul patriarcato. Potevamo tranquillamente accantonarlo se non fosse che, sempre ieri, i Baustelle in concerto a Milano hanno proposto come pezzo di chiusura «La canzone del riformatorio». Tutto il pubblico, in delirio, ha cantato a squarciagola versi come:
Eri spacciata piccola mia. Quando ti ho detto: “Mi riconosci? Sono quello che non ride mai nella tua scuola”. E dolcemente ti ho regalato la mia violenza. Il mio attimo di gloria.
Ora, passi Raimo e la sua tesi per cui le canzoni maschiliste vengono da una società maschilista, e viceversa, ma cosa succede nella nostra testa quando le canzoni spingono l’acceleratore sulla violenza, sul disagio, sul perturbante? Cosa succede a quelli che cantano Cocaine Blues, magari nella versione live at Folsom Prison, con Johnny Cash che interpreta l’impenitente uxoricida mentre si sentono le grida esaltate del pubblico, cioè i galeotti di Folsom?
Tantissime opere di tutte le arti hanno mostrato il lato violento, marcio, inaccettabile delle persone, e le migliori alla fine non sono quelle che si fermano alla condanna ma quelle che trascinano il pubblico giù nell’abisso, magari togliendogli i riferimenti morali. Ma la musica addirittura ci fa cantare, e saltare, e ondeggiare la testa, magari con un bell’arrangiamento dinamico e tutto in maggiore, con dei riff metal a 7.000 km/h o con ballate struggenti. Perché? E quali sono, le vostre canzoni perturbanti?
Le classifiche quando questo post è stato scritto (in grassetto le new entry rispetto alla volta scorsa):
Top 3 Album su Spotify Italia:
Il coraggio dei bambini, Geolier
Sirio, Lazza
Innamorato, BLANCO
Top 3 Album su Spotify Mondo:
Un Verano Sin Ti, Bad Bunny
Midnights, Taylor Swift
Starboy, The weeknd
Top 3 Album su Album of The Year (con più di 10 recensioni):
The record, boygenius
Desire, I Want To Turn Into You, Caroline Polachek
False Lankum, Lankum
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