A cura di @Yoghi.
Come riporta Wired, il 15 Aprile a Bologna i rappresentanti del neonato sindacato Riders Union Bologna, che rappresenta i fattorini della cittá, hanno firmato assieme ai sindacati confederali (Cigl,Cisl e UIl) e al comune di Bologna, una carta dei diritti dei lavoratori digitali di Bologna.
Si tratta di una piattaforma di rivendicazioni, quindi al momento senza effetti legali, che prevede come punti fondamentali: Una paga minima adeguata, stop al cottimo, coperture assicurative, indennità meteo e trasparenza nei contratti. L’obbiettivo successivo del sindacato sarà spingere le piattaforme digitali a firmarla.
Nel frattempo il Sole 24 Ore riporta il primo effetto pratico di un analoga iniziativa in Danimarca, dove Hilfr, una startup locale che mette in contatto proprietari di casa con addetti alle pulizie, e il sindacato nazionale 3F hanno firmato un contratto collettivo che prevede ferie pagate, contributi previdenziali e un salario minimo.
Immagine da Geograph.
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