Il Post evidenzia come l’ultimo leader dell’Unione sovietica all’estero sia sempre stato celebrato, mentre i russi lo incolpino per il declino economico e di influenza seguito alla fine dell’URSS.
Se nel periodo sovietico le condizioni di vita della popolazione russa non erano particolarmente agiate, negli anni Novanta e all’inizio degli anni Duemila peggiorarono ulteriormente. Il primo presidente della Russia, Boris Eltsin, cercò di introdurre elementi di mercato nell’economia, creando però forti squilibri e una crisi economica gravissima che ancora oggi in Russia viene ricordata con dolore. La colpa di tutto questo però non viene data soltanto al periodo di Eltsin, ma anche a Gorbaciov che aveva permesso la dissoluzione dell’Unione Sovietica.
Non è un caso che il presidente russo, Vladimir Putin, abbia più volte rimarcato come quell’evento storico fosse stato a tutti gli effetti «un’autentica tragedia» per il popolo russo: e non per semplice nostalgia comunista, quanto piuttosto per il danno al prestigio della Russia in quanto potenza.
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