A cura di @conchita.

Uno studio condotto da un gruppo di paleoantropologi e paleoecologi dell’Arizona State University a Tempe dimostrerebbe che la comparsa del genere Homo sia più legata alle mutazioni del paesaggio dell’Africa orientale (da umido e boscoso a secco ed erboso) che al cambio di alimentazione.

Joshua Robinson e colleghi hanno ricostruito l’ambiente dell’Africa orientale nel periodo compreso fra 3 e 1 milione di anni fa grazie all’analisi isotopica sistematica dei denti fossili umani e animali rinvenuti nella regione. La composizione isotopica di questi reperti varia infatti in base all’alimentazione, indicando per esempio se questa era a base di piante erbacee o di foglie e frutta. Nel loro insieme questi dati permettono di ricostruire il paesaggio dell’epoca.

Un articolo da Le Scienze.