Le dimensioni dello scandalo per molestie sessuali, che ha costretto all’amministrazione controllata i Boy Scout negli Stati Uniti, hanno eclissato anche lo shock degli abusi nella Chiesa cattolica americana. Con la scadenza in queste ore per farsi avanti, stabilita dal tribunale fallimentare, il numero delle vittime si è impennato ad oltre 82.000.
Ne parla, tra gli altri, Marco Valsania su Il Sole 24 Ore.
Uno degli aspetti più controversi è l’omertà, la consapevolezza dei Boys Scout di quello che avveniva al loro interno. L’organizzazione ha tenuto un vero e proprio volume fin dagli albori della sua esistenza, all’inizio del Novecento, con i nomi di predatori sessuali che descriveva come “degenerati” (…) mai , l’organizzazione li ha denunciati alla polizia o alle autorità, consentendo loro di spostarsi da uno stato e da un luogo all’altro e di ripetere gli abusi senza che esistesse traccia del loro passato.
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