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I Premi Hugo e la Cina

I Premi Hugo e la Cina

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Mithil Aggarwal su NBC News parla di un caso di censura ai Premi Hugo, riconoscimento letterario per opere di fantascienza.

L’inchiesta parte da un numero di mail degli organizzatori finite in rete. La corrispondenza sembra indicare come alcuni autori siano stati esclusi dalle cinquine finali nonostante avessero ottenuto molti voti. Il motivo dell’esclusione si trova nelle dichiarazioni scomode per la Cina (per esempio Tibet e Taiwan, ma non solo).

(S)ono stati sollevati dubbi sul perché scrittori come Neil Gaiman, R.F. Kuang, Xiran Jay Zhao e Paul Weimer siano stati ritenuti non ammissibili come finalisti nonostante abbiano ottenuto un numero sufficiente di voti. Le e-mail pubblicate questa settimana hanno rivelato che gli organizzatori erano preoccupati per il modo in cui alcuni autori avrebbero potuto essere percepiti in Cina, dove i premi Hugo si sono svolti l’anno scorso per la prima volta.

«Dal momento che ci troviamo in Cina e le “leggi” in cui operiamo sono diverse… dobbiamo evidenziare qualsiasi cosa di natura politicamente sensibile nell’opera», ha scritto Dave McCarty, capo della giuria dei premi 2023, in un’e-mail del 5 giugno.

Qualsiasi opera incentrata su Cina, Taiwan, Tibet o altre questioni sensibili, ha aggiunto, «deve essere evidenziata in modo da poter determinare se è sicuro inserirla nella votazione».

A farne le spese anche nomi importanti del settore come Neil Gaimann.


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