Un articolo del blog InOltre espone alcune misure adottate dal governo russo per propagandare le proprie idee fra i giovani italiani.
Si va dalla promozione di eventi come il Festival Mondiale della Gioventù di Soci, a cui ha partecipato anche una delegazione di ragazzi calabresi, al controllo di associazioni dirette agli oriundi, come la Rossotrudnichestvo, attualmente sanzionata, da cui dipende la Casa Russa di Roma; dagli accordi di scambio e collaborazione con le università italiana, alla promozione di soggiorni in Russia di studenti stranieri. L’articolo espone anche alcuni episodi “minori”, come la partecipazione di una scuola di Aprilia a un incontro promosso da un’associazione filoputiniana, o la presenza su alcuni libri di testo dedicati alle scuole medie di tesi che riprendono la propaganda del Cremlino riguardo a Ucraina e NATO.
Recentemente anche all’estero si è fatta molta attenzione alle campagne di “guerra informativa” promosse dal Cremlino verso il pubblico occidentale. Nel contesto italiano, secondo InOltre, la Russia mira ad attrarre le future generazioni nell’orbita russo-cinese e autoritaria, minando alla base le fondamenta delle società occidentali e democratiche. La sua propaganda, secondo l’autore
non ha soltanto obiettivi di breve-medio termine, come ad esempio influenzare il sostegno occidentale all’Ucraina od interferire nel contesto di una campagna elettorale (come sta accadendo in vista delle elezioni europee e statunitensi), ma mira anche a sovvertire, lentamente ma inesorabilmente, le nostre società, facendo adottare alle nostre opinioni pubbliche il punto di vista russo, che è un punto di vista esogeno, patologico per una società democratica, ed in aperto contrasto rispetto agli interessi strategici dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente (…). Viene il dubbio che l’intero significato di queste costose operazioni sia quello di pagare oggi per non dover comprare domani.
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