A cura di @cincinnato piti.

Repubblica propone un’intervista al presidente dell’ACI Sticchi Damiani, critico senza sfumature nei confronti del modo in cui sono gestiti gli autovelox, sostenendo che quelli seminascosti sono trappole che permettono ai Comuni di far cassa e invitando gli automobilisti a segnalarli all’ACI, proponendo addirittura la possibilità di una class action.

Appare particolarmente intransigente e senza mediazioni la sua negazione circa il fatto che i limiti di velocità siano già noti e preannunciati dalla segnaletica sui limiti di velocità, e che quindi chi li supera dovrebbe mettere in conto la possibilità di una sanzione, che in tale ottica non è una trappola ma una normale conseguenza di una condotta al volante consapevolmente non rispettosa dei limiti.

 

Immagine tratta da Flickr.