In un’intervista pubblicata su Orizzontescuola, il pedagogista Cristiano Corsini discute i risultati delle prove Invalsi.
“Dal livello 1 inferiamo problemi nella comprensione globale di testi con contenuti astratti e struttura complessa, con lessico poco familiare. Mi pare un livello che attesta problemi rilevanti. Ma lo studente che si attesta sul livello 2, che è comunque tra i livelli più bassi, è solo uno studente che fa fatica, o meglio che ha fatto fatica il giorno del test – e su quel test – ma questo non significa che non comprende un testo. Sarebbe, questa, un’ipersemplificazione, non si può dire davvero che non si comprende un testo. Non si può definire mancata comprensione del testo quella di chi non arriva al livello indicato da Invalsi come adeguato. Non è non comprendere il testo, ma solo avere alcune difficoltà. Difficoltà in alcuni test come quelli somministrati da Invalsi – che sono utilissimi per quello che ci dicono e che non ci dicono, non sono contro le prove Invalsi – ma questo non significa che questi studenti e queste studentesse non sappiano comprendere un testo. Si rischia, con questa lettura frettolosa, di banalizzare una faccenda complessa come la comprensione del testo che non è riassumibile in comprendo/non comprendo. Ed è questa una cosa che tutti gli insegnanti bravi sanno, non credo che un insegnante pensi che un studente capisca tutto o non capisca niente”.
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