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Il conformismo imperante del tatuaggio

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Su suggerimento di @No_Te_Salves, da Dagospia, 13 giugno 2015

 

Stefano di Michele in una filippica sul valore dei tatuaggi. Fino ad appena trent’anni fa, i tatuati erano una minoranza mal vista, adesso sono la maggioranza e il tatuaggio è diventato un segno di conformismo.

Avendo perso ogni forza eversiva (ci sono stati persino corsi regionali per indirizzare verso l’apposita professione di tatuatori: come se fosse una sorta di istituto alberghiero), essendo ormai una marchiatura di massa, da intere tribù metropolitane, per naturale evoluzione/ involuzione si è mutato nel tratto distintivo del più piatto conformismo.

 

Immagine di Ramocchia [CC BY-NC-SA 2.0] via Flickr


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