Su suggerimento e a cura di @Zagor
Non fu quello della marcia su Roma ma il 21 novembre 1920, quando un gruppo di trecento squadristi, con la complicità dell’esercito, assaltò il municipio di Bologna durante la cerimonia di insediamento del nuovo sindaco socialista. Ci furono morti e feriti ma la prefettura decise di sciogliere il comune e arrestare centinaia di militanti socialisti, mentre nessun fascista fu indagato. Il caso fu uno spartiacque: era chiaro a tutti che le forze liberali e conservatrici avevano deciso di appoggiare i fascisti in chiave anti-socialista. Avere ottenuto quel risultato a Bologna, città dei soviet nel biennio rosso e col maggior numero di votanti socialisti alle elezioni, era il segno che le forze di sinistra non erano in grado di fronteggiare militarmente la reazione.
Questo articolo su Storie Dimenticate ricostruisce i fatti di quel giorno e raccoglie alcune testimonianze, mentre questo documentario parla dei fatti antecedenti e racconta le conseguenze dell’avvento fascista al potere.
Immagine da Wikimedia Commons
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