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Il Golem tecnologico israeliano e il fattore umano

Il Golem tecnologico israeliano e il fattore umano

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Andrea Zanini su Aspenia online parla della tecnologia come vantaggio strategico nel conflitto Israele-Hamas.

L’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre ha sgretolato il senso di sicurezza di Israele e la convinzione che il Golem della supremazia tecnologica fosse un vantaggio strategico di per sé sufficiente. Dopo essere stata catalogata per anni come “affare corrente”, per i cittadini israeliani la guerra è ritornata ad essere il regno dell’incertezza. Il senso di superiorità delle agenzie di sicurezza e delle Israel Defense Forces (IDF), considerate tra le più efficienti e avanzate del mondo, ha contribuito notevolmente a sottovalutare le capacità di un attacco sofisticato e letale sferrato da parte della milizia palestinese. È stata la conferma di quanto teorizzava il feldmaresciallo Helmuth von Moltke, Capo di Stato Maggiore dell’esercito prussiano e artefice delle campagne che portarono all’unificazione tedesca nel 1871: “nessun piano sopravvive al contatto con il nemico”.


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