Quando, durante le consultazioni per la formazione del Governo, ho sentito parlare di un Ministero della transizione ecologica ho pensato che fosse un’innovazione positiva, che riprende esempi di ministeri simili istituiti in altri paesi. Una nota terminologica: preferirei il termine ambientale perché ormai ecologia è sinonimo di green e nel linguaggio corrente è una parola ormai logora che rimanda a cose come la raccolta differenziata, invece che alla branca delle scienze biologiche di cui spesso si ignora perfino l’esistenza come scienza. L’annuncio non si è tradotto esattamente nel super-ministero che si vagheggiava, ma il nuovo dicastero assorbirà comunque le competenze in materia energetica che oggi sono del Ministero dello sviluppo economico. Come giudicare perciò la decisione di istituire un Ministero della transizione ecologica, allargando quello che è l’attuale Ministero dell’ambiente?
Il Ministero della transizione ecologica: un problema (iper)politico per il governo Draghi
16 Feb 2021 • 0 commenti
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