A cura di @gio.
L’europarlamentare Elly Schlein, disintasi in qualità di relatrice per i socialdemocratici della proposta di riforma del regolamento di Dublino, lancia dal suo sito personale un appello in vista delle prossime elezioni europee denunciando l’assenza di una proposta unitaria e convincente.
Eppure, a fronte di tutto questo, a quattro mesi da un voto cruciale ancora non c’è in campo il progetto di alternativa di cui in tanti sentiamo il bisogno.
Ciò che non convince dei progetti messi in campo finora, è che anziché fare lo sforzo creativo di immaginare il nuovo, coniugando unità e coerenza, vogliono cristallizzare le contraddizioni che hanno prodotto il disastro attuale.
Tra le caratteristiche che dovrebbe avere la proposta per le elezioni europee la parlamentare di Possibile individua, tra l’altro, elementi di discontinuità politica e di rappresentanza
Non abbiamo bisogno di caricarci delle ambiguità che hanno messo la sinistra al margine in questi anni in Europa, non abbiamo bisogno di due o tre progetti ambigui e incoerenti. Ce ne basterebbe almeno uno, che sia coerente. Fresco nel linguaggio, innovativo nei metodi, nei contenuti, e anche nei volti.
e uno sforzo volto a superare le frammentazioni che caratterizzano gli schieramenti a sinistra
Perché se aspettiamo di starci tutti simpatici, a sinistra, questa cosa non la faremo mai. E finire con due o tre liste diverse che diranno le stesse cose sarebbe da irresponsabili.
Mettiamo da parte frammentazioni, personalismi e antipatie, nella consapevolezza del fatto che nessuno di noi, o delle nostre organizzazioni, è autosufficiente. E proviamo a farlo evitando gli errori del passato, perché le mere sommatorie di sigle e di gruppi dirigenti non parlano più a nessuno, così come i progetti personali.
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