La mucca è caduta ma non è morta

La crisi di mezza età dei geni del tech

156 commenti

Rivista Studio pubblica un articolo in cui cerca di tirare le somme sulle apparenti crisi che sembrano coinvolgere contemporaneamente i grandi miliardari del tech.

Musk, Bezos, Zuckerberg, ma anche il fondatore di Twitter, Jack Dorsey, dopo più di un ventennio in cui sono stati considerati dei giovani, rampanti imprenditori destinati a rivoluzionare il mondo, si trovano improvvisamente a fare il conto con delle difficoltà. Meta ha dovuto annunciare licenziamenti per 11.000 dipendenti, Amazon ne ha lasciati a casa 10.000, mentre Musk è alle prese con la nota crisi di Twitter. Sembra, però, esserci qualcosa di più profondo che lega queste crisi.

Ma alle analisi di mercato e alle previsioni degli addetti ai lavori sfugge un punto generazionale, se così si può dire: la fine del boom della Silicon Valley coincide con la fine della gioventù dei tech mogul che ne hanno scritto la storia negli ultimi vent’anni, corrisponde all’inizio della mezza età per i miliardari freak, socialmente impediti, emotivamente instabili à la Mark Zuckerberg in The Social Network.

Ciò che accomuna i tre uomini, inoltre, è la reazione che hanno di fronte alla crisi. Tutti e tre hanno cercato di fuggire verso un nuovo mondo, che sia tramite i progetti di colonizzazione e sfruttamento dello spazio di Musk e Bezos, oppure con la creazione del metaverso di Zuckerberg:

C’è una risposta a questa domanda che sembra tenere assieme Zuckerberg ed Elon Musk e Jeff Bezos e Jack Dorsey e tutta una generazione di tech mogul che sta vivendo la crisi di mezza età. La soluzione a tutti i problemi di questo mondo, sembrano suggerirci i padroni dello stesso, è colonizzarne o costruirne uno nuovo. È da risposte come questa che si capisce perché non c’è niente di più pericoloso e spaventoso di un miliardario che rincoglionisce: perché il miliardario ha tutti i mezzi per trasformare in realtà le sue fantasie da rincoglionimento.

E ancora, queste fantasie hanno molto in comune: si tratta di sogni, ossessioni che non sembrano avere un senso economico. Né i piani di colonizzazione di Marte, né gli investimenti nel metaverso sembrano avere la minima speranza di un ritorno nel tempo.

Ma se questo in cui viviamo è il mondo nato dai sogni di gioventù di questi uomini, quali mondi nasceranno dalla loro volontà di vendicarsi dei torti subiti da ragazzini, di superare i traumi infantili, di porre rimedio agli errori della vita adulta? Quali mondi nasceranno dalla loro crisi di mezza età, dal loro rincoglionimento? Non c’è un pensiero più spaventoso e pericoloso di questo.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.