Alessandro Mantovani e Michele Farina hanno intervistato per Il Tascabile la sociologa Judy Wajcman, autrice del saggio La tirannia del tempo. L’accelerazione della vita nel capitalismo digitale.
l discorso sulla frenesia della nostra quotidianità è senz’altro un discorso attorno alla tecnologia. I ritmi temporali della nostra vita (lavorativa e non) sono ormai indissolubilmente legati alle cosiddette ICT, acronimo inglese per Information and Communications Technology, ossia quell’insieme di tecnologie che consentono di raggiungere, archiviare, trasmettere e manipolare informazioni: PC, internet, telefonia mobile, TV, sistemi di pagamento.
I libri e il pensiero di Judy Wajcman, sociologa della London School of Economics, nascono all’intersezione tra tecnologia-lavoro-disuguaglianza: Feminism confronts technology; TechnoFeminism; The sociology of speed e infine La tirannia del tempo. L’accelerazione della vita nel capitalismo digitale, saggio del 2015 tradotto lo scorso anno per Treccani Libri [l’editore di questa rivista]. Wajcman si oppone all’approccio che vede nella tecnologia un agente esogeno e indipendente dalla società, dei cui mali è considerata principale causa: l’autrice si rifà alla teoria del “modellamento sociale” (social shaping of technology) in base alla quale la tecnologia rappresenta invece il frutto di un processo di modellamento reciproco con la collettività che la produce e ne fa uso, rispecchiandone scopi, visioni e bisogni.
“Non esiste alcuna soluzione tecnica per la nostra situazione attuale. Non possiamo semplicemente iniziare una dieta digitale, rifiutare gli smartphone e tornare alla natura, come sembrano suggerire alcune riflessioni sulla decelerazione”, scrive Wajcman. “Per una politica del tempo in grado di emanciparci sarà necessaria una comprensione più a tutto tondo della relazione tra temporalità e tecnologia. È necessaria una democratizzazione della tecnoscienza: dovremo decidere che tipo di tecnologie vogliamo, e che uso intendiamo farne”. L’abbiamo intervistata al Festivaletteratura di Mantova, durante un incontro promosso dalla rivista La Balena Bianca.
Immagine da Quote Inspector
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