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Il welfare state può piacere ai conservatori [EN]

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Su suggerimento di @alessandromeis

 

Un articolo di Bruce Bartlett fa risalire la storia del welfare state alle riforme di Otto von Bismark, che si accorse di come non servissero leggi repressive per combattere il socialismo, ma piuttosto iniziative positive che rassicurassero i lavoratori e facessero loro vedere lo Stato tedesco come loro amico: in questo modo era più difficile che dessero seguito agli agitatori politici.
Analizza poi il welfare state negli Stati Uniti confrontandolo con quello europeo, cercando di dimostrare che la differenza di impegno economico non è poi così rilevante, piuttosto sono diversi i metodi impiegati per realizzarlo. In ogni caso la spesa per il welfare state dovrebbe essere sostenuta anche dai conservatori, perché ritorna in termini di felicità e sicurezza dei cittadini e quindi di benessere collettivo e anche crescita economica.

In any event, what really matters at the end of the day is happiness. While wealth and freedom contribute significantly to it, many people rank other considerations much more highly, such as culture, equality, safety, fulfillment, or even the weather in determining where to live. Not surprisingly, health is a primary contributor to happiness, which gives an edge to countries with national health insurance because they raise the general level of health. Therefore, a measurement of overall happiness may be the best way to compare nations.

 

Immagine by Ministry of Food official photographer [Public domain], via Wikimedia Commons


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