La battaglia di Adrianopoli è considerato uno dei momenti cruciali della storia dell’Occidente, uno scontro che segna l’inizio delle invasioni barbariche e di conseguenza la fine dell’Impero Romano per come lo si era conosciuto fino a quel tempo. L’avvenimento avrà strascichi che si protrarranno per molti secoli, sia in ambito politico, che militare, ma anche religioso. La battaglia viene raccontata da Alessandro Barbero, con il suo consueto stile brillante, in un video del canale YouTube (non ufficiale) “Alessandro Barbero – La Storia Siamo Noi”
Sulla battaglia in questione e sui cambiamenti all’arte della guerra che si resero chiari in quella giornata, con un peso nettamente maggiore assunto dalla cavalleria rispetto alla fanteria, parla anche il blog di Alberto Massaiu , inserendolo in un contesto più ampio che tratta di questa evoluzione in un’ottica di lungo periodo.
Da questo episodio possiamo desumere due cose: la prima è la superiorità romana ancora intatta, infatti la vittoria fu ottenuta da 13.000 soldati imperiali contro un numero triplo di barbari; la seconda è l’assoluta sopravvalutazione della cavalleria come elemento fondamentale delle truppe di linea romane.
Infatti lo scontro iniziò con la rotta dei reparti tanto vantati di cavalleria catafratta (ovvero pesantemente corazzata), che abbandonò vergognosamente la pugna appena venne investita da una carica di guerrieri barbari. La battaglia venne decisa invece dai legionari delle pesanti coorti di fanteria, che, serrati gli scudi, prima respinsero le cariche degli avversari, poi gli incalzarono con spietata efficienza e infine li misero in rotta massacrandoli.
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