Un articolo su 99% invisible racconta di un progetto messo in piedi dai Reporter Senza Frontiere che unisce architettura e giornalismo: The Uncensored Library, una gigantesca biblioteca in cui archiviare e rendere consultabili un’enorme quantità di articoli censurati in diversi paesi del mondo.
La particolarità? La biblioteca, che ha anche un proprio sito internet, è virtuale, ospitata sul gioco interattivo Minecraft.
Dal design dettagliato ai testi contenuti, il progetto mira a coinvolgere e raggiungere soprattutto le generazioni più giovani per trasmettere l’importanza della libertà di stampa, soprattutto nei paesi in cui viene esercitato un maggiore controllo.
The idea, in part, is to work around normally filtered channels. The non-profit Reporters Without Borders has experience on this front with projects like the audio-centric Uncensored Playlist, which evaded censors by operating through music streaming services. In the Uncensored Library, the spatial design makes finding material easier, and allows for other forms of creation and interaction as well, such as a memorial to murdered journalists housed within the library’s walls.
Reporter Senza Frontiere utilizza quindi un gioco per computer di successo e il fatto che questo sia accessibile anche in paesi dove tutti i media sono bloccati o controllati per raggiungere i giovani che altrimenti sarebbero costretti a crescere in sistemi nei quali le campagne di disinformazione dei governi manipolano costantemente la loro opinione.
“I criteri per l’inclusione sono gestiti da Reporter senza frontiere, che garantisce che il contenuto della biblioteca sia accurato, veritiero e sensibile”, riferisce Cian Mahar. E sembra funzionare: la biblioteca riceve visitatori regolari da paesi in cui le informazioni non sono meno libere, tra cui Russia, Egitto, Messico, Arabia Saudita e Vietnam.
https://youtu.be/OkJRGwObzRk
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