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La danza della morte nell’arte visiva

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In un lungo articolo ricco di immagini scritto da Allison C. Meier per Public Domain Review  si analizza il tema della Danza Macabra o «Danza della Morte», un motivo artistico e letterario che ha attraversato i secoli.

The sight of a skeletal corpse rarely inspires a rollicking jig. Yet for more than half a millennium, the dance of death in European visual art has imagined a tango between the quick and the dead. Allison C. Meier tracks the motif’s evolution across history, discovering how — through times of disease, war, and economic inequality — printmaking offered a means to both critique social ills and reflect upon new forms of human devastation.

La Danza Macabra è un tema che ha avuto origine nel Medioevo, durante il periodo della peste nera. Rappresenta la morte che invita persone di ogni ceto sociale a ballare con lei, sottolineando l’inevitabilità della morte per tutti, indipendentemente dalla loro posizione sociale.

L’articolo descrive come la Danza Macabra sia stata rappresentata in vari modi attraverso i secoli, dalle pitture murali nelle chiese medievali alle incisioni e stampe del Rinascimento. Artisti come Hans Holbein il Giovane hanno creato opere iconiche che raffigurano la Danza Macabra, utilizzando dettagli vividi per trasmettere il messaggio della mortalità universale.

In the trenches on the Western Front of World War I, British artist Percy Smith experienced firsthand the new violence of modern warfare. While serving as a gunner with the Royal Marine Artillery, he covertly sketched the shattered trees and ravaged earth between the trenches, as well as the bodies of soldiers left where they fell in this no-man’s-land. Later, Smith made a portfolio of seven etchings, repurposing a centuries-old visual allegory to convey the horrors of the battlefield. In each scene of The Dance of Death, 1914–1918, a skeletal figure wrapped in a shroud lurks among the soldiers, marching alongside their columns and pondering the wrecked landscape of trenches and barbed wire. By the final print, “Death Intoxicated”, death is exultant in the bloodshed. With bony arms raised, it casts off its shroud and dances across the battlefield, where men in gas masks with bayonets charge toward their fate.

La Danza Macabra non è solo un tema artistico, ma ha anche influenzato la letteratura, la musica e persino il teatro. L’articolo cita esempi di opere letterarie e musicali che hanno tratto ispirazione da questo motivo, mostrando come la paura della morte e la riflessione sulla mortalità siano universali e senza tempo.

Michael Wolgemut, Public domain, via Wikimedia Commons

Infine, l’articolo racconta come la Danza Macabra continui a essere rilevante anche oggi. Le rappresentazioni moderne di questo tema possono essere trovate in vari media, inclusi film e fumetti, dimostrando come la fascinazione per la morte e la mortalità persista nella cultura contemporanea.

Nella sezione storica del National Geographic un articolo di Martina Tommasi ripercorre la storia della danza macabra.

Stephen King, Fabrizio de Andrè, Edgar Lee Master, Walt Disney, solo per fare alcuni nomi, sono gli artisti che in epoca contemporanea hanno preso spunto da uno dei temi più affascinanti dell’iconografia della morte: la Danza Macabra. Questa rappresentazione s’inserisce in una trilogia della morte sviluppatasi in tre momenti. Il primo, forse portato in Europa dai francescani che avevano evangelizzato il sudest asiatico, e poi diffusosi in particolare in Francia fra il XIII e il XIV secolo, racconta l’Incontro dei tre vivi e dei tre morti. Durante una battuta di caccia al falcone, tre re s’imbattono in altrettanti scheletri che li ammoniscono sulla loro sorte con queste parole: «Noi siam quel che voi sarete, noi fummo quel che voi siete».

Il secondo tema, quello che incontrò maggior successo in Italia, è quello del Trionfo della morte che anticipa di poco la grande ondata di peste nera del 1348. Il significato è molto semplice: la supremazia della morte sugli uomini.

Il terzo tema legato alla morte è quello della Danza Macabra: una processione di esseri umani diversi per età, sesso e condizione economica e sociale che vengono accompagnati ciascuno da uno scheletro in una danza senza fine. Questo soggetto si sviluppò fra il XIII e il XV secolo in particolar modo nell’Europa centrale, anche se ne troviamo attestazioni pure in Francia e Italia. Il contesto è concomitante all’ondata di peste nera abbattutasi sul continente.


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