In un articolo pubblicato su Internazionale, l’economista statunitense Joseph Stiglitz propone alcuni strumenti che i governi potrebbero introdurre al fine di contrastare la crisi economica dovuta alla pandemia.
I governi di tutto il mondo stanno reagendo con forza alla crisi del covid-19, con politiche di bilancio e monetarie combinate che sono già pari al 10 per cento del pil globale. Secondo l’ultima valutazione del dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite, tuttavia, queste misure forse non basteranno a stimolare i consumi e gli investimenti come sperano i politici. Il problema è che buona parte del denaro è incanalata in riserve di capitale, portando a un aumento degli accantonamenti per rischi futuri.
La situazione è simile alla “trappola della liquidità” che preoccupava Keynes durante la grande depressione. Comprensibilmente, le misure di stimolo sono state varate quasi in preda al panico per arginare le ricadute economiche della pandemia. Questa strategia, dettata dall’esigenza di spegnere l’incendio, non è stata né mirata né precisa, ma secondo molti commentatori era l’unica possibile. Senza un’enorme iniezione di liquidità d’emergenza probabilmente avremmo avuto fallimenti a catena e una ripresa ancora più difficile. Ma ormai è chiaro che la pandemia durerà molto di più di alcune settimane, come invece era stato ipotizzato quando le misure d’emergenza sono state adottate. Quindi tutti i programmi devono essere valutati più attentamente.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.