A cura di @uqbal.
Il debito pubblico al 130% del PIL non è il frutto di qualche circostanza sfortunata, ma il risultato di decenni di politiche deliberatamente sconsiderate, figlie di una classe dirigente che non aveva timori ad indebitare l’Italia per comprare consenso.
Lo racconta Rocco Todero sul Foglio.
“Il debito pubblico è il risultato di un’avversione politica al capitalismo e al liberismo che si radica nelle culture dominanti del Bel Paese all’indomani della seconda guerra mondiale“.
Immagine da Wikimedia Commons.
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