un sito di notizie, fatto dai commentatori

La Strada dello Stelvio 1820-1825: storia e prospettive

0 commenti

Strade e autostrade propone la storia del capolavoro ingegneristico dell’ingegner Carlo Donegani: la Strada del Passo dello Stelvio, conosciuta proprio per essere una delle più tortuose al mondo, che collega Spondigna in Trentino con Bormio in Lombardia, valicando il Passo dello Stelvio a 2757 metri.

Nell’occasione del bicentenario, proponiamo il secondo di tre articoli (di cui il terzo sarà divulgato sul fascicolo n° 156 Novembre/Dicembre 2022) a carattere storico-tecnico a cura del Centro Documentazione Donegani di Sondrio inerente alla costruzione della strada e alle ipotesi di valorizzazione del tratto Bormio-passo dello Stelvio, elaborate nell’ambito del Laboratorio di Progetto e Arredo degli Spazi Aperti del Politecnico di Milano.

L’articolo è diviso in tre parti: parte prima, seconda, e terza.

L’occasione per parlare della strada del giogo dello Stelvio, grande patrimonio infrastrutturale costruito due secoli fa per ragioni militari e per molti anni considerato il più alto passo carrozzabile in Europa, nasce dalla mostra tenutasi in Maggio presso la Galleria del Progetto della Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzione del Politecnico di Milano. Una strada considerata tra le più belle del mondo che assume i contorni del mito fin dalle sue origini. È l’Ing. Carlo Donegani a lanciare la “sfida impossibile” con un progetto considerato capolavoro ingegneristico per la difficile impresa di affrontare la montagna a quote mai raggiunte prima e per l’eccezionale rapidità di costruzione in relazione ai mezzi allora disponibili, frutto di una accurata conoscenza della montagna in valli impervie, costellate da frane e valanghe.

Cosa rimane del lavoro originario dell’Ingengner Donegani?

Del manufatto originario progettato da Donegani in un ambiente affascinante ma ostile, dove poche genti fino ad allora osavano passare preferendo altri sentieri, rimane poco. La strada dopo pochi decenni fu privata della funzione militare. Il transito commerciale insieme all’introduzione del traffico carrabile e una fruizione turistica smodata quale strada panoramica, che ad oggi ne costituisce il carattere distintivo (motociclisti e schiere di ciclisti amatoriali, che tentano di emulare le gesta eroiche di Fausto Coppi, ne percorrono in gran quantità le salite e i tornanti), hanno prodotto la necessità costante di apportare modifiche, variare il tracciato, ridefinire gli elementi costitutivi del progetto originale.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.