La teoria della stupidità di Dietrich Bonhoeffer fornisce una interessante lettura dei fenomeni politici e sociali del nostro tempo, e un articolo in italiano su La mente meravigliosa descrive in pochi paragrafi la spiegazione che Bonhoefer ne dà.
Dietrich Bonhoeffer è stato un teologo protestante tedesco importante per il suo sostegno all’ecumenismo e per la sua visione del ruolo del cristianesimo in un mondo secolare. Convinto antinazista, partecipò alla resistenza personalmente aiutando alcuni ebrei a trasferirsi nella Svizzera neutrale. Il suo coinvolgimento in un complotto per rovesciare Adolf Hitler lo portò all’imprigionamento e all’esecuzione. Le sue Lettere e documenti dal carcere, pubblicate postume nel 1951, sono forse il documento più profondo delle sue convinzioni.
Questo video spiega in pochi minuti l’essenza della sua così detta “teoria della stupidità” secondo cui le menti senza giudizio, prive di logica e capacità di autoriflessione possono essere più pericolose di quelle dotate di male.
Secondo la teoria di Bonhoeffer, non tendiamo a combattere la stupidità nello stesso modo in cui facciamo con il male. La loro natura è molto diversa. Tanto che spesso sorridiamo a comportamenti ingenui, ragionamenti semplicistici e commenti sconsiderati che non vale nemmeno la pena discutere.
Questo fenomeno è spesso notato sui social network. Stupidi tweet pullulano ovunque e cerchiamo di non dar loro importanza; sono tollerati. Finché, all’improvviso, le fake news diventano virali, si alimenta una teoria del complotto e si diffondono in modo incontrollabile idee prive di basi logiche o scientifiche.
I fatti che contraddicono i pregiudizi sono semplicemente considerati delle eccezioni, e nulla scalfisce le convinzioni degli stupidi. Inoltre, gli stupidi si irritano facilmente e possono diventare estremamente aggressivi, soprattutto quando sono parte di un gruppo numeroso.
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