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L’aggressione agli operatori sanitari dell’ospedale di Foggia

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Thomas  Usan su Avvenire parla dell’aggressione ai medici e agli infermieri policlinico Riuniti di Foggia, dove una cinquantina tra parenti ed amici di una giovane morta nella struttura hanno assaltato l’intero reparto di Chirurgia toracica, accusando gli operatori sanitari di essere i responsabili del decesso.

Almeno tre i feriti, oltre a paura e scoraggiamento

Le urla, la rivolta: «Ce l’avete ammazzata». Poi la violenza senza precedenti, che segna un punto di non ritorno nel lungo capitolo delle ferite della sanità italiana: in 50, tra amici e parenti di una giovane morta per le conseguenze di un in incidente in monopattino, si sono scagliati contro i medici e gli infermieri del policlinico Riuniti di Foggia, aggredendone alcuni con calci e pugni e costringendoli a riparare in uno stanzino, barricati e terrorizzati dietro ai macchinari spinti contro la porta. Come in guerra. Non ha precedenti quello che è accaduto l’altra notte nella città pugliese, dove l’intero reparto di Chirurgia toracica della struttura – decine tra chirurghi, anestesisti e infermieri – sono stati vittime di un pestaggio da parte dei familiari di una paziente dopo aver comunicato loro la notizia del decesso.

 


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