A cura di @Fabrizio.
Benedict Evans riflette sul suo blog sulle conseguenze meno immediate dei cambiamenti tecnologici che stanno interessando l’industria automobilistica in questi anni: elettrico ed automazione della guida.
Le conseguenze di primo ordine, secondo l’autore, saranno la riduzione nella domanda mondiale di petrolio ed i conseguenti cambiamenti geopolitici da un lato, la riduzione del numero di incidenti automobilistici dall’altro.
Le conseguenze di secondo e terzo ordine sono i cambiamenti indirettamente legati all’introduzione di queste tecnologie.
La transizione verso le auto elettriche avrà conseguenze sull’industria automobilistica e sulle industria direttamente o indirettamente collegate nella catena produttiva; cambierà il modo e la frequenza della manutenzione, nonché la vita del veicolo: questo a causa della diminuzione degli incidenti ed al diverso tipo di usura a cui un motore elettrico è soggetto rispetto ad uno a combustione. Cambieranno i servizi ancillari come le stazioni di servizio; cambieranno le tassazioni (la benzina è pesantemente tassata in molte nazioni), cambierà il carico sulla rete elettrica (fino al 10-20% di aumento nella richiesta).
Una transizione verso le auto autonome cambierà eventualmente il design delle automobili: senza collisioni molto dispositivi di sicurezza diventeranno obsoleti. Cambierà il comportamento del traffico, che abbandonerà il classico modello di tipo fluidodinamico. Cambieranno i paradigmi di parcheggio, e di conseguenza lo spazio e le strutture ad esso dedicate. Avrà conseguenza sul trasporto pubblico, sul mondo dei conducenti professionisti (taxi, ma anche camionisti); l’introduzione dell’automobile ha ridefinito le città, che effetto avrà su di esse l’automazione dei trasporti?
Immagine da pixabay.
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