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Le categorie e i generi dei giochi da tavolo

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Spesso al bar, complice anche il feed del Post Kamchatka che ultimamente riceve diversi commenti, si parla di giochi da tavolo. Su hookii ci sono diversi appassionati, ma anche molti curiosi: per questo motivo ho pensato di proporre questo corposo articolo, pubblicato sul sito de La tana dei Goblin che vuole aiutarci a inquadrare i giochi da tavolo per capire come orientarci tra i vari generi a seconda delle nostre aspettative o dei nostri gusti.

Per essere di aiuto a questi giocatori alle prime armi, cerchiamo di dare qui un breve vademecum e soprattutto evidenziarne l’utilità.

Segue un elenco esaustivo, ricco di link, sulle varie classificazioni in cui possono essere suddivisi i vari giochi.

Classificazione per target

Questo tipo di parametro è utile soprattutto alle case editrici che devono inquadrare nel loro catalogo giochi per le varie fasce di pubblico. Ma ovviamente è utile anche al pubblico, per capire se un gioco sia alla propria portata

I “Casual Gamers

Sono una categoria trasversale, giocatori che non fanno del gioco da tavolo necessariamente il loro hobby principale, per i quali il gioco è un ottimo mezzo per socializzare e stare assieme, un passatempo comodo e versatile: un mezzo, ma non un fine.

Il peso di un gioco

… Questo tipo di indice va in parte a sovrapporsi a quello dell’età consigliata e del target. Il peso (weight) è un altro parametro usato in BoardGameGeek e tuttavia a una più attenta analisi si è visto che non è così preciso e indicativo dell’effettiva “difficoltà” di un gioco,

Classificazione per generi

German e American (o anche Euro e Ameritrash per usare due sinonimi) sono termini che tutti i giocatori hanno imparato a riconoscere e che qualificano un gioco per certi suoi aspetti peculiari. Come per tutte le classificazioni qualitative, i connotati si sono evoluti nel tempo

Classificazione per Scalabilità

Spesso si chiede un gioco che giri bene in solitario, o espressamente per due giocatori, o che sia in grado di reggerne bene sei, sette o addirittura otto, ma che non sia un party game

Classificazione per temi

Di solito si usa come complementare a altre, per spiegare appunto di cosa tratta il gioco, l’argomento. Se il tema non c’è o è assolutamente secondario e abbozzato, si parla di giochi astratti.

Classificazione per meccaniche

Indicare le meccaniche di un gioco riesce a dare un’idea al giocatore informato sul gameplay del gioco. Naturalmente è un’informazione da “scheda tecnica”, mentre sulla scatola si trovano appunto solo le tre informazioni subito capibili da tutti: durata, numero di partecipanti, età minima.

e infine l’approccio più moderno a una catalogazione ovvero quello esperienziale perchè alla fine seduti attorno ad un tavolo è importante che l’esperienza soddisfi le nostre aspettative al di là di tutto il resto

Classificazione per categorie esperienziali

Questo tipo di approccio al gioco da tavolo è il più moderno tra i presenti… È un tipo di approccio molto utile all’autore, perché gli dà un obiettivo preciso che punta in direzione di un’esperienza di gioco, considera le dinamiche emergenti in partita. Ma ne beneficia anche il destinatario finale, perché troverà esattamente quello che cerca in un gioco.

Ma a cosa servono tutte queste categorie al di là del fatto che più conoscenza è meglio di meno conoscenza? Ci risponde in coda all’articolo l’autore

L’utilità di conoscere tutti questi termini serve prima di tutto per poter approfondire altri argomenti. Quando si hanno le basi, si può stratificare conoscenza sopra, altrimenti non è possibile.
In secondo luogo serve per comunicare con precisione ed efficacia.


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