Su suggerimento di @Ander Elessedil & @Wonder Virgola
Si tengono oggi 1° novembre le elezioni anticipate in Turchia: Internazionale riporta una breve guida del Guardian che spiega e riassume in modo chiaro come si è arrivati a queste elezioni, come funziona il sistema elettorale, quali sono i principali partiti politici, quali gli scenari delineati dai sondaggi e come seguire la giornata elettorale (si vota dalle 8 alle 17, ora locale).
In questo secondo articolo, pubblicato originariamente sul quotidiano turco Today’s Zaman e qui nella traduzione proposta da Internazionale, lo scrittore e politologo Cengiz Aktar ipotizza i vari scenari successivi al voto, giungendo comunque ad una conclusione netta di ciò che per l’autore rappresenta l’unica soluzione che di una situazione che vede come “disastrosa in ogni ambito di stato e società”.
Alle analisi di cui sopra, si aggiunge un reportage del NYT che riporta impressioni di persone comuni, dal barbiere all’attivista, intervistate dal quotidiano statunitense. Quel che ne emerge uno è scenario di stanchezza, tra la prospettiva di una nuova situazione di stallo e le paure di derive sempre più autoritarie di Erdogan.
Dal 7 giugno, data della precedente tornata elettorale, la Turchia è stata spesso al centro della cronaca internazionale. E negli ultimi 2 mesi ne abbiamo spesso parlato anche su hookii: dagli scontri tra esercito e PKK, agli attentati di Ankara, per arrivare negli ultimi giorni all’occupazione di due emittenti televisive da parte della polizia. Del clima di tensione ha parlato Al Monitor, parlando di ‘Syrianization’.
Dal Chronicle abbiamo invece riportato un articolo che delinea uno scenario di istituzioni e intellettuali come compromessi o ambigui. Pochi giorni fa avevamo invece commentato un’infografica su numeri e protagonisti di queste attese elezioni tuche.
Immagine di Kema Keur via Flickr, CC BY-SA 2.0
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