Su suggerimento di @Baboz.
Un articolo di Alberto Magnani sul Sole 24 Ore commenta i dati dell’American academy of arts and sciences per gli Stati Uniti e Almalaurea per l’Italia sulle prospettive occupazionali dei laureati in discipline umanistiche:
Trovano lavoro, guadagnano tanto da «permettersi tutto quello che vogliono», soffrono di tassi di disoccupazione simili a quello degli altri dipartimenti. I luoghi comuni sui laureati in discipline umanistiche, diffusi anche al di fuori dell’Italia, rischiano di essere contraddetti dalla loro stessa argomentazione: le prospettive economiche. Mentre a Milano i licei classici sono assediati da un numero di iscrizioni superiori alle proprie disponibilità, negli Stati Uniti un report dell’American academy of arts and sciences rivela che gli studi nelle «arti liberali» garantiscono margini di entrate e soddisfazione in linea agli altri corsi di studio.
Immagine da Wikimedia.
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