Sul sito della protezione civile si può vedere una mappa della situazione in Italia (qui c’è la versione per dispositivi mobili). Su VirusConV si possono trovare i dati per la situazione mondiale. Il sito del Sole 24 ore fornisce dati e mappe aggiornate e qui potete trovare infografiche aggiornate sulla base dei dati del Ministero della Salute. Qui la situazione della copertura vaccinale.
Facciamo uno sforzo contenendo gli OT e le risse: leggere le discussioni centrate sull’argomento è utile a tutti
Lancet riunisce tutti gli articoli sull’epidemia nel Covid-19 Resource Centre
di Francysar
Lancet ha creato il Covid-19 Resource Centre che riunisce gli articoli contenuti in tutte le riviste del network. Tutti i contenuti sono accessibili gratuitamente. Qui c’è una traduzione in italiano di quelli più recenti, ad esempio:
Tocilizumab in pazienti ricoverati con Covid-19: i risultati dello studio RECOVERY
1 MAGGIO. Tocilizumab in patients admitted to hospital with COVID-19 (RECOVERY): a randomised, controlled, open-label, platform trial
Tra il 23 aprile 2020 e il 24 gennaio 2021, 4116 adulti di 21.550 pazienti arruolati nello studio RECOVERY sono stati inclusi nella valutazione di tocilizumab, compresi 3385 (82%) pazienti che ricevevano corticosteroidi sistemici. Complessivamente, 621 (31%) dei 2022 pazienti che ricevevano tocilizumab e 729 (35%) dei 2094 con cure standard sono morti entro 28 giorni. Risultati coerenti sono stati osservati in tutti i sottogruppi di pazienti, compresi quelli che ricevevano corticosteroidi sistemici. I pazienti assegnati a tocilizumab avevano maggiori probabilità di essere dimessi dall’ospedale entro 28 giorni (57% vs 50%). Tra coloro che non ricevevano ventilazione meccanica, i pazienti assegnati a tocilizumab avevano meno probabilità di raggiungere l’endpoint di ventilazione meccanica invasiva o morte (35% vs 42%).
Nei pazienti ospedalizzati con ipossia e infiammazione sistemica, tocilizumab ha migliorato la sopravvivenza e altri risultati clinici. Questi benefici sono stati osservati indipendentemente dalla quantità di supporto respiratorio e si aggiungevano ai benefici dei corticosteroidi sistemici.Covid e disuguaglianze etniche: lo studio su 17 milioni di individui in UK
30 APRILE. Ethnic differences in SARS-CoV-2 infection and COVID-19-related hospitalisation, intensive care unit admission, and death in 17 million adults in England: an observational cohort study using the OpenSAFELY platform
COVID-19 ha colpito duramente le minoranze etniche nel Regno Unito. L’obiettivo dello studio è quantificare le differenze tra le etnie nell’infezione e negli esiti di COVID-19 durante la prima e la seconda ondata della pandemia COVID-19 in Inghilterra. Lo studio osservazionale di coorte è stato condotto su adulti (di età ≥ 18 anni) registrati presso gli ambulatori di assistenza primaria in Inghilterra per i quali erano disponibili le cartelle cliniche elettroniche tramite la piattaforma OpenSAFELY. Questi dati sono stati collegati ai dati provenienti da altre fonti: test SARS-CoV-2 e risultati dei test positivi, ricoveri ospedalieri correlati a COVID-19, ricoveri in unità di terapia intensiva (ICU) e decesso. L’etnia è quella registrata nel record sanitario, raggruppata in cinque categorie: bianco, asiatico meridionale, nero, altro e misto e 16 sottocategorie. Alcune popolazioni di etniche minoritarie presentano un rischio molto alto di risultare positive a SARS-CoV-2 e di esiti avversi per COVID-19 rispetto alla popolazione bianca, anche dopo aver tenuto conto delle differenze nelle caratteristiche sociodemografiche, cliniche e familiari. È probabile che le cause siano multifattoriali e delineare i meccanismi esatti è cruciale. Affrontare le disuguaglianze etniche richiederà un’azione su molti fronti, compresa la riduzione delle disuguaglianze strutturali, la risoluzione degli ostacoli per un’assistenza equa e il miglioramento della diffusione dei test e della vaccinazione.
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