Prostituzione e coronavirus
di Qwerty
Nei paesi dove la prostituzione è legalmente autorizzata, è stata una delle prime attività a essere vietata a causa del coronavirus. Il divieto continua ancora oggi in molti paesi, mentre altri hanno introdotto misure che rendono complicato riprendere l’attività. Questo ha creato molti problemi per le sex worker, una categoria già di suo esposta a molti rischi e problemi, che sono state costrette a rinunciare alla loro fonte di reddito per mesi e mesi. In aggiunta, molte prostitute non hanno diritto alle misure di aiuto finanziario previste dai governi dei loro paesi, o perché la loro categoria non è stata considerata, o perché – per paura che i loro dati venissero divulgati e usati contro di loro – non si sono mai legalmente registrate come tali. Tutto questo ha contribuito a spingere molte di loro nell’illegalità, esponendole a maggiori rischi per la loro sicurezza. Fra le prostitute che lavorano nel settore legale, si diffonde anche la paura che la maggiore concorrenza illegale spinga verso il basso le condizioni di lavoro.
I ratti in vendita nei mercati e nei ristoranti sono portatori di diversi ceppi di coronavirus
di Perodatrent
L’ Independent riporta i risultati di uno studio che ha valutato la presenza di coronavirus (diversi da quello che provoca la Covid-19) nei ratti allevati in Vietnam per essere venduti ai ristoranti.
Positives increased significantly along the supply chain. Around 6 per cent of the rats tested on farms were found to harbour coronaviruses. This grew to 21 per cent among rodents handled by traders, 32 per cent at large markets and 56 per cent in restaurants.
Secondo i ricercatori i dati dimostrano che i ratti si infettano con nuovi ceppi di virus man mano che sono trasportati in ambienti dove sono presenti altri animali, e che lo stesso avviene anche con altre specie selvatiche allevate in promiscuità.
Studio Sars-Cov-2. Almeno 2 i ceppi del virus che circolavano già da metà gennaio. Ecco cosa è successo in Lombardia
di Perodatrent
Quotidiano Sanità da notizia di uno studio fatto dagli ospedali Niguarda (Milano) e San Matteo (Pavia) sulla diffusione del virus Sars-Cov-2 in Lombardia.
Lo studio è stato fatto esaminando le sequenze genetiche di centinaia di ceppi virali, e le sue conclusioni sono che il virus non è arrivato direttamente dalla Cina, ma è arrivato in ondate successive da paesi europei.
Secondo i ricercatori lo studio
non esclude tuttavia la circolazione del virus anche in tempi precedenti, sebbene con modalità erratica e non riferibile a eventi massicci di trasmissione.
Dissezione di una teoria cospiratoria sulla Covid-19
di Perodatrent
NPR pubblica una possibile spiegazione dell’ultima teoria cospiratoria che lega la pandemia da Covid-19, i vaccini, il 5G, i microchip, e Bill Gates.
One version of this theory goes something like this: The COVID-19 pandemic is part of a strategy conceived by global elites — such as Bill Gates — to roll out vaccinations with tracking chips that would later be activated by 5G, the technology used by cellular networks.
La teoria collega alcuni puntini distorcendone il significato (i microchip non c’entrano con l’idea di tracciare le persone vaccinate nei paesi poveri, in cui i registri delle vaccinazioni sono difficilmente accessibili), attribuendo al potente di turno l’idea malvagia nei confronti del “popolo” (stavolta, invece di Soros, Bill Gates, che finanzia lo sviluppo di vaccini), e l’ingrediente che ha catalizzato le reazioni: i media sociali.
… the exact account that turned this conspiracy theory into a trending topic on Twitter. The account was @5gcoronavirus19, which sent out 303 tweets in seven days. “So you’ve got somebody here who understands a way of, in effect, kind of manipulating the social media landscape,” Downing said… “One thing that we found that was really important was that people were tagging President Trump in their tweets. And that was enough to gain traction,” he said.
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