Su suggerimento di @Yehoyakim Esposito
L’idea che i libri siano pericolosi ha una lunga storia. Socrate sosteneva che alcune persone non dovrebbero affrontare argomenti scritti senza una guida che possa consigliarli, perché potrebbero ingenerare confusione e disorientamento.
Ma la stessa preoccupazione si ritrova un po’ ovunque nel corso dei secoli, dalle paure medievali per i libri che mettevano in dubbio la dottrina ecclesiastica, ai timori del diciottesimo secolo che la diffusione dei romanzi potessero corrompere i giovani ed in particolar modo le donne, fino ai giorni d’oggi in cui gli studenti di alcune università sostengono che certi testi dovrebbero essere ritenuti pericolosi perché potrebbero portare a galla traumi personali.
Eppure nessuno studio ha seriamente provato che i libri possano causare disturbi psicologici.
Immagine by florian.b [CC BY-NC 2.0 ] via Flickr.
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