A cura di @RNiK.
Ars Technica parla di OpenAI, una società di ricerca no-profit che studia “il percorso verso l’intelligenza artificiale sicura” e che ha sviluppato un sistema di apprendimento automatico denominato GPT-2, in grado di generare testo basato su brevi messaggi di scrittura. Il risultato è così vicino a imitare la scrittura umana che potrebbe potenzialmente essere utilizzata per contenuti completamente falsi (“deepfake”).
Il sistema è stata utilizzato per produrre brevi articoli su vari argomenti (una storia scientifica sulla scoperta di unicorni nelle Ande, una storia sull’impatto economico di Brexit, un rapporto su un furto di materiale nucleare vicino a Cincinnati, una storia sull’arresto di Miley Cyrus per taccheggio e un rapporto di uno studente sulle cause della guerra civile americana) ma potenzialmente può essere utilizzto per produrre interviste, recensioni e… commenti.
Immagine da pxhere.
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