Un articolo di Tiziana Metitieri su Valigia Blu spiega che, nonostante un diffuso allarmismo, non ci sono dati che indichino particolari relazioni negative tra uso degli strumenti digitali e sviluppo cognitivo nei giovani.
La ricerca in questo campo è però ancora relativamente rozza ed è per questo che un gruppo di ricerca americano sta cercando di superare il sistema dei questionari in favore di una raccolta di dati direttamente dagli apparecchi usati dagli adolescenti.
Tuttavia, la ricerca scientifica è chiara: non ci sono studi che dimostrano una relazione di causa-effetto tra uso dei dispositivi e ritardi dello sviluppo cognitivo, disturbi mentali o danni cerebrali. Continuare a cavalcare l’onda drammatica oltre ad allontanare dalla scienza vuol dire assumersi la responsabilità di creare confusione e incertezza, preparando il terreno a rimedi impropri se non addirittura dannosi.
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