un sito di notizie, fatto dai commentatori

L’uomo che ha rovinato Google e Yahoo

0 commenti

Edward Zitron su Where’s Your Ed At parla dell’immerdificazione di Google e di chi ne è responsabile.

Per Zitron Google è andato a Patrasso “grazie” a due figure chiave nella nuova linea dirigenziale di Google: Sundar Pichai e Prabhakar Raghavan.

Volete sapere qual era il vecchio lavoro di Prabhakar Raghavan? Che cosa faceva Prabhakar Raghavan, il nuovo responsabile di Google Search, l’uomo che ha fatto fallire Google Search, l’uomo che sta distruggendo la ricerca, prima di lavorare a Google? È stato a capo della ricerca di Yahoo dal 2005 al 2012.

I due hanno imposto la loro visione della società, favorendo i ricavi immediati rispetto ad una comprensione di cosa potrà essere Google tra venti anni: conta il coinvolgimento dell’utente (ndr engagement: quanto tempo passa/clic fa sul sito) da poter misurare e rivendere in valore pubblicitario.

Quindi più l’utente interagisce con Google, più il valore delle inserzioni aumenta. Negli ultimi dieci anni Google aveva migliorato il suo motore suggerendo e rispondendo all’utente prima ancora che avesse completato di formulare la domanda. Buona parte di quelle innovazioni sono state rimosse per forzare l’utente a correggere la domanda. La pagina dei risultati ora riporta decine di collegamenti ad altre domande più precise; i risultati — quello che davvero importa all’utente — sono sempre più nascosti e relegati dietro lunghi riquadri che occupano le prime posizioni. Senza contare che la pubblicità ora è quasi irriconoscibile dai normali collegamenti.

Gomes, senior capo sviluppatore del motore di ricerca:

(ha detto che) avrebbero potuto “modificare le ricerche nel breve termine in modi negativi per l’utente in maniera abbastanza facile”, come disattivare la correzione ortografica, disattivare i miglioramenti del ranking o inserire perfezionamenti — di fatto etichette — in tutta la pagina, aggiungendo che è «possibile che ci siano compromessi tra diversi tipi di negatività per l’utente causati dallo sperimentare con il coinvolgimento utente» e che si sente «profondamente a disagio con tutto ciò»

Risultato:

L’aggiornamento del nucleo del motore di ricerca di marzo 2019, avvenuto circa una settimana prima della fine del «codice giallo», era previsto come «uno dei più grandi aggiornamenti della ricerca da molto tempo a questa parte». Tuttavia, al momento del lancio, molti si sono accorti che l’aggiornamento ha per lo più annullato le migliorie apportate in passato.

E cosa c’è di male nell’ avere affondato Yahoo e a stare cercando di fare affondare Google?


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.