A cura di @cocomeraio.
Andrea Bellelli, professore ordinario di biochimica all’Università di Roma La Sapienza, nel suo blog ospitato sul Fatto Quotidiano mette in discussione il concetto di meritocrazia nella sanità e nell’istruzione per quattro motivi.
- La meritocrazia prevede un enorme scarto che ha i suoi costi.
- In un sistema universalisico la priorità è sollevare le realtà in maggiore difficoltà per portarle allo standard.
- I valutati puntano solo al miglioramenti degli indici per cui una cattiva valutazione può essere peggio di nessuna valutazione
- La valutazione è stata la foglia di fico che i governi hanno usato per nascondere ai cittadini la distruzione di servizi pubblici
Immagine da Wikimedia Commons.
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