A distanza di 53 anni dalla morte, la figura e la musica di John Coltrane continua ad affascinare milioni di persone, a testimonianza di un’eredità musicale senza tempo e che sa toccare varie corde dell’animo di chi lo ascolta.
Una musica che è legata strettamente anche al misticismo del suo autore, come testimoniano questi due articoli scritti di recente sul grande sassofonista americano: il primo è un’analisi della sua opera maggiore, quell’ “A Love Supreme” che è ormai un’opera massima della cultura afroamericana: il secondo si concentra sul rapporto di Coltrane con la religione, rapporto di curiosità e studio iniziato nel 1957 e che ha fortemente influenzato il suo lavoro musicale.
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