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Natura e cultura del genio musicale

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Il Tascabile in questo articolo si domanda se grandi artisti si nasce o si diventa, dettagliando fattori genetici, comportamentali e ambientali dietro al talento della musica.

Il mito della genialità è spesso legato all’ideale romantico di un talento istintivo, spontaneo e innato, che concepisce il mestiere del musicista quasi come una vocazione.

un simile mito del genio musicale ha avuto origine con Beethoven, all’inizio del XIX secolo. […] Con lui si iniziò a diffondere l’idea che “la direzione del genio musicale fosse quella da seguire”. […] La questione del genio musicale si inserisce a pieno titolo in questo annoso dibattito: davvero alcune persone sarebbero destinate per natura a diventare prodigi della musica classica? Oppure dipende tutto da ambiente ed educazione?

Oltre all’udito sono stati identificati altri 30 gèni cruciali nello sviluppo delle abilità dei musicisti.

Tale componente genetica tuttavia non è sufficiente a giustificare un talento musicale innato, e la regolazione dell’attività dei gèni è talmente complessa che è difficile da ricondurre allo sviluppo di specifiche abilità.

L’esercizio pratico di suonare uno strumento porta ad un aumento della materia grigia della corteccia cerebrale. altrettanto importante è la tempistica, dedicando una dura disciplina sin dalla giovane età.

Si dice infatti che determinati movimenti fini e precisi propri del musicista si possano imparare soltanto entro o intorno ai 7 anni, età oltre la quale diventa molto più faticoso raggiungere gli stessi risultati. […] Immaginiamo cosa significherebbe esporre i giovanissimi alla musica, potrebbe migliorare la coordinazione e concentrazione delle persone, capacità utili a tutti nel corso della propria vita.


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