Su suggerimento di @Lemkin.
I rapporti commerciali tra UE e Cina sono al momento regolati, per quanto concerne il settore degli investimenti, da accordi bilaterali, stipulati tra i singoli paesi dell’Unione e il Paese di mezzo, che non garantiscono reciprocità nell’accesso degli investitori europei in Cina rispetto a quanto avviene per gli investitori cinesi in Europa. Pare dunque evidente la necessità di un trattato unico che disciplini i rapporti tra l’Unione e la Repubblica Popolare garantendo, al contempo, l’auspicata reciprocità; trattato che però sembra bloccato da divergenze politiche tra gli Stati membri e dall’atteggiamento di chiusura del governo cinese. Un articolo di Marco Marazzi, su Strade Online.
Fu nel corso dell’elaborazione del Position Paper del 2011 che la parola “reciprocità” venne usata la prima volta, dal sottoscritto ma anche da altri esponenti di studi legali e banche d’investimento. Purtroppo, si decise a maggioranza di non parlare troppo di reciprocità, in quanto secondo alcuni questa sarebbe stata percepita negativamente e avrebbe generato una “corsa al ribasso”. Si fece invece una raccomandazione all’Unione Europea: negoziare un accordo bilaterale sugli investimenti con la Cina.
Immagine in Pubblico dominio da pixabay
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