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Non è un paese per dottori di ricerca

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Su suggerimento di @Lemkin

A partire dai dati ISTAT sulla situazione lavorativa dei dottorati il sito lavoce.info propone una riflessione sul ruolo e lo stato della formazione dottorale in Italia.

Quando fu istituito, nel 1980, il dottorato di ricerca era pensato principalmente come formazione per chi intendeva intraprendere la carriera accademica. Alla fine degli anni Novanta l’impostazione cambia: il dottorato diventa il terzo livello di formazione universitaria, il cui obiettivo è preparare ricercatori ad alta qualificazione, impiegabili anche nel mondo extra-universitario. Ma quanti sono i dottori di ricerca formati in Italia? Esistono sbocchi professionali adeguati? Durante gli anni Ottanta sono stati proclamati meno di duemila nuovi dottori di ricerca l’anno, pochi di più nel corso dei Novanta. Nei primi anni Duemila si è registrato un incremento consistente, si arriva fino a oltre 10mila. Tuttavia, nel 2011 il rapporto fra dottori di ricerca e popolazione era ancora inferiore alla media Ocse.

 

Immagine da Wikimedia Commons

 


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