Su Left, Lionello Fittante propone un’analisi storica della figura del leader, suggerendo alle forze di sinistra la via da seguire per tornare a poterne esprimere uno che sia davvero un interprete del tempo e delle problematiche a esso correlate.
Affidarsi ad un leader che risolva tutto, dotato di capacità superiore, non è affatto idea nuova. La ricerca, l’attesa, di un leader forte, carismatico, deciso, è caratteristica ricorrente nella Storia. Difatti tutti ricordiamo Augusto, come pure Cesare, Alessandro e Napoleone, e tuttavia sappiamo che questa è una lettura superficiale della Storia. Nessuno nasce per “provvidenza”, ma è frutto, espressione del suo tempo, nessuno avrebbe senso ed eguale successo, in condizioni storiche e sociali diverse.
Quei leader sono espressione di movimenti, sensibilità, esigenze, condizioni specifiche che ne determinano l’affermazione, e risultano coloro i quali, come singoli, meglio incarnano lo spirito del tempo, ma che si affermano grazie a condizioni, materiali e di pensiero, che sono collettivi e determinati.
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