Su suggerimento di @loveforty.

 

Dall’esecuzione del pilota giordano Muath al-Kaseasbeh, arso vivo in una gabbia di acciaio, sono passati poco meno di cinque mesi. Sembrava qualcosa di così atroce da non poter essere superato. L’ISIS, a quanto pare, non la pensa così, e sta cercando in ogni modo di attirare l’attenzione dei media, con esecuzioni sempre più crudeli e insumane. Se ne parla in un articolo su The Daily Beast.

 

Immagine “WaziriyaAutobombeIrak” by U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 2nd Class Eli J. Medellin Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons