A cura di @Ippolito stefanoforo.
Piero Sorrentino ricostruisce su Rivista Studio una veemente polemica corsa tra Goffredo Parise e Noam Chomsky. I due si conobbero durante un viaggio in Vietnam del Nord, dove lo scrittore italiano ravvisò nel linguista americano un atteggiamento mistificatore. La polemica esplose, violenta, di lì a poco, facendo scrivere a Parise:
Molti intellettuali anche famosi non si contentano della loro fama, vogliono di più, attratti dalla politica come dallo strumento che essi credono il più potente per cambiare il mondo. Alcuni, dotati per questo, riescono, ahimè!, nel loro intento: se non di cambiare il mondo, di far credere a molti di cambiarlo. Altri, dotati per altre discipline, non meno rivoluzionarie ma di minor potere sulle masse, falliscono e s’infuriano. È il caso di Chomsky.
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