In questa puntata Anna, per la prima volta ai microfoni da Belfast, ci introduce agli ultimi sviluppi negli algoritmi di intelligenza artificiale ispirati al funzionamento del genoma organico.
Gli animali nascono con abilità innate, già codificate nel genoma, ma il codice genetico non è abbastanza ampio da contenere tutte le informazioni necessarie a definire ogni circuito neurale. Questo implica che l’informazione viene compressa di vari ordini di grandezza per adattarsi al DNA. I ricercatori hanno applicato un principio simile alla progettazione di algoritmi di intelligenza artificiale, scoprendo che reti neurali inizializzate con informazioni altamente compresse sono già capaci di risolvere compiti complessi. Non solo: queste reti dimostrano un’elevata capacità di adattamento a nuove condizioni ambientali, proprio come i cervelli organici.
Tuttavia, gli straordinari progressi dell’intelligenza artificiale non sono privi di limiti e problemi. Nell’intervista esterna, Leonardo dialoga con Andrea Passerini, professore ordinario di Informatica all’Università di Trento, per esplorare come superare le sfide attuali. Si parla di regolamentazioni, etica e gestione dell’intelligenza artificiale, temi sempre più cruciali nel nostro tempo.
Tornati in studio, Andrea, dopo una barzelletta brutta ma irresistibile dedicata ai fisici, ci parla di nuove particelle. Un esperimento recente ha rilevato una misurazione anomala che potrebbe essere spiegata dall’esistenza di una nuova particella, la X17, aprendo la strada verso la cosiddetta “nuova fisica”.
Ma non tutto è confermato: altri laboratori non sono ancora riusciti a replicare completamente i risultati dell’esperimento originale. Anche oggi, la nuova fisica la scopriremo domani. Nel frattempo, rimaniamo vigili e pronti a cogliere ogni nuovo sviluppo!
La nuova puntata di Scientificast è su Spreaker
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