A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Un articolo pubblicato su Jacobin Italia prova a spiegare le ragioni alla base del rancore di un parte della società italiana verso la comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete.
Il copione è sempre lo stesso: una Ong salva un gruppo di migranti nel Mar Mediterraneo; Salvini, impedendo alla nave di entrare in acque territoriali italiane e far sbarcare i naufraghi-migranti a bordo, ne approfitta per sollevare un polverone mediatico volto a distrarre la popolazione dai problemi veri che attanagliano il paese; l’opposizione, dagli antifascisti-ma-non-troppo del Pd alla sinistra radicale, manifesta solidarietà all’equipaggio e ai migranti reduci da indicibili violenze subite nei lager libici; Salvini replica di pensare piuttosto ai Cinque milioni di poveri italiani, e giù applausi scroscianti, virtuali ma non solo, da parte dei suoi sostenitori, pronti a rilanciare via social il frame della guerra tra poveri che tanto successo garantisce ai partiti xenofobi di tutto il globo.
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